Premiata Best in Show alla 27° Biker Fest 2013 con Volo a Daytona USA 2014
Premiata 2° Classificata Campionato Italiano Costruttori Custom 2013
Premiata Best in Show Piemonte Custom 2013
SCHEDA TECNICA: Gotika
Generalità:
Nome della Moto: Gotika
Marca : Benelli
Modello : Milizia del 1938
Cilindrata : 500 cc
Proprietario : Bepy Moto Service
Città : Bruino (TO)
Costruttore : Bepy Moto Service
Anno e tempo di lavorazione : 2012/ 2013 6 mesi
Motore:
Cilindri : 1
Raffreddamento : aria
Accensione: Puntine condensatore
Albero a camme : Stock restaurato
Biella : Benelli restaurato
Pistone : Stock restaurato
Testata : Lavorate sulle valvole e sui condotti di travaso aspirazione e scarico
Valvole : artigianali esterne alla testata con molle di ritorno cromate
Carburatore : Dell’Orto a vaschetta separata
Scarichi : (Bepy ) diretti solo con rompi fiamma 2 in 2 cromati
Distribuzione: a cascata di ingranaggi brevetto Benelli
Trasmissione :
Primaria :a cinghia (Bepy)
Secondaria : a Catena
Cambio : 4 marce
Campana+Frizione : rinforzata doppio disco a secco (Bepy)
Ciclistica:
Telaio : Modificato radicalmente (Bepy)
Forcellone : modificato e allungato radicalmente (Bepy )
Forcella : Artigianale con doppia sospensione in Anticorodal (ideazione e realizzazione Bepy)
Piastre: Artigianali in alluminio ( Bepy)
Ammortizzatori post: Stoc restaurati e rinforzati(Bepy)
Ruota Ant. : 21”
Pneumatico ant. : 80/90/21 Avon
Cerchio Ant. : 40 raggi incamiciati di inserti in ottone lucidato
Freno ant. : disco con pinza 2 pistoncini Brembo
Pompa freno ant.: Idraulica movimento con cavo in acciaio supportata al telaio (Bepy)
Ruota post.: 21”
Pneumatico Post. : 89/90/21 Avon
Cerchio Post.: 40 raggi incamiciati di inserti in ottone lucidato
Freno post. : meccanico a ganasce
ACCESSORI:
Manubrio : artigianale alluminio anticorodal (Bepy)
Manopole : Artigianali (Bepy)
Risers: Artigianali inclinati (Bepy)
Comando gas : Benelli Sport alluminio
Faro ant. : alogeno 55w
Parafanghi ant. e post.: Lamierato (Bepy)
Supporti parafanghi ant. Post. : Calibrato raggiato (Bepy)
Puntale ant. : lamierato (Bepy)
Puntale post: : lamierato (Bepy)
Serbatoio carburante : Lamierato artigianale (Bepy)
Pedane avanzate : artigianali inox+anticorodal lucidato (Bepy)
Sella : in vera pelle con inserti (Scocca Bepy+imbott. E foderat. Seltap)
Sostegno e movimento sella: inox con molle elastiche attacco su serbatoio (Bepy)
Radiatore olio: alluminio artigianale (Bepy)
Guaine cavi meccanici: Hig Teck con anima in teflon
Impianto elettrico : Bepy Moto Service
Finiture: bulloneria inox e ottone lucidato
Finiture:
Verniciatura:www.Autocarrozzeriaromano.it
Aerografie: mdaerografie.com
Colore sovrastrutture : base nera con sovra colore perlato oro
Colore motore : Nero raggrinzente ad alta temperatura + oro
Lucidature : Bepy Moto Service
Cenni di Costruzione:
L’idea di lavorare su una moto così datata (1938) nasce dalla curiosità e dalla sfida di rivedere quel Mitico Motore Benelli risplendere di un colore un po’ meno triste e spento. Quando la moto a varcato le porte dell’officina era da mettere direttamente nel bidone degli scarti senza neanche pensare di vedere cosa c’era sotto quel grasso e unto fermo almeno da 50 anni. Il proprietario decide di non restaurarla perché mancante di troppe sovrastrutture originali ( era già stata cannibalizzata negli anni 60 in una specie di cafe racer) e di costi troppo elevati, mi lascia tutto moto e documenti originali compresa la targa , da quel momento si poteva pensare di cosa farne, sono passati + di 8 mesi prima di iniziare ad avere una visione chiara del progetto, ma poi ecco che arriva l’ispirazione e si parte verso quest’avventura, premetto che non è molto il mio stile di lavoro costruire una Free Style , ma ho voluto provare unendo restauro e costruzione Tech insieme , per i vent’anni della mia attività ho pensato che fosse proprio una moto così vecchia che avrebbe fatto al caso mio.
Iniziano i lavori partendo da smontare tutto quello che era stato montato anzi posso dire appoggiato sul telaio del Benelli, arrivati all’osso del veicolo il primo intervento e stato quello di modificare radicalmente il telaio anteriore dal canotto di sterzo agli attacchi del motore , il canotto a subito un inclinazione di 40 gradi ( un po’ eccessiva si ma serviva per il tipo di forcella che dovevo costruire), mentre il tubo portante centrale del telaio e stato sostituito da uno più raggiato e corto causa inclinazione canotto .Tagliato e revisionato i vari attacchi che in origine servivano all’ancoraggio di serbatoio e sella si è arrivato alla costruzione della forcella anteriore un progetto fermo in un cassetto da diversi anni , questa è realizzata in alluminio anticorodal con tutti i suoi particolari tagliati al water cut poi lavorati con fresa manuale , le due mezze lune laterali che fungono da steli sono fulcrate alla piastra inferiore con due cuscinetti portanti , all’estremità superiore ci sono due ammortizzatori cromati modificati nel loro funzionamento e attaccati in orizzontale alla piastra superiore. Quando la forcella è in funzione la ruota anteriore cambia di svariati centimetri l’interasse della moto allungando il passo o accorciandolo a seconda se si è in frenata o in sospensione, questo non arreca nessun disturbo nella guida della Gotika in pratica assomiglia al funzionamento delle vecchie forcelle degli anni 30 , ci và solo un po’ di pratica. La piastra superiore porta su di sé due riser in anticorodal con taglio inclinato e un manubrio in alluminio perfettamente orizzontale con manopole diametro 35 mm, le tre levette poste sul lato sx del manubrio servono rispettivamente per : alza valvole , starter e anticipo manuale per messa in moto e regolazione a motore in movimento. La leva della frizione funziona normalmente ,come nelle più comuni moto , mentre la leva del freno comanda tramite un cavo e guaina in acciaio la pompa idraulica ancorata al canotto di sterzo del telaio in mezzo alle due piastre della forcella, questa e rigorosamente in alluminio lucidato con staffe di sostegno inox lucidato , la scelta di far funzionare una pompa idraulica con l’azione di un cavo in acciaio è per non stravolgere l’estetica di tutti i cavi e guaine che partono dal manubrio , una pompa con vaschetta sul manubrio sarebbe stata anti estetica. La frenata anteriore e gestita da una pinza della Brembo a doppio pistoncino sistemata sulla parte bassa del disco , le due ruote ant. e post. sono da 21” con un pneumatico 80-90-21 della Avon durante la raggiatura dei cerchi nasce l’idea di incamiciare questi ultimi per renderli più spessi e con un effetto cromatico migliore, così vengono inseriti dei tubicini di ottone lucidato su tutti i raggi di entrambe le ruote. Per dare una linea Stempunk alla Gotika i due parafanghi sono stati costruiti in lamiera battuta a mano e ancorati con un solo attacco laterale, davanti sulla forcella mentre sul posteriore ancorato sul piattello porta ganasce del mozzo (cosi quando si tira la catena si sposta insieme alla ruota anche il parafango) , entrambi contrapposti uno a dx e uno a sx. l’aspetto minimale rende possibile il sostegno solo tramite 2 boccoline in inox con bulloncini diametro 6mm. Il forcellone posteriore a subito un allungamento di 120mm per dare spazio alla ruota da 21”, questa e comandata da due ammortizzatori che sono parte integrante del telaio a doppia molla una per l’affondo e una con un freno meccanico per irrigidire il ritorno , rigorosamente dell’epoca. Il serbatoio costruito in lamiera saldata e battuta a mano assume una forma spigolosa e si adagia sul telaio portante, verso la sella escono dal serbatoio due prigionieri che servono a bloccare la sospensione a molle in inox della sella , che contrariamente alle selle con molle tradizionali questa lavora al contrario con le molle in estensione posizionate sulla parte anteriore e non sul retro. Sotto la sella passa un mono tubo che funge da sostegno serbatoio-sella,
quest’ultima ha la scocca in lamierato raggiato a mano ed è foderata con vera pelle , cadenino e filo cucitura grigio, con due inserti di pelle traforata nera ad effetto trapunta tura .I puntali anteriore motore e posteriore motore sono in lamiera lavorata a mano e servono per dare una linea estetica più rifinita al motore stesso. Le pedane avanzate e i comandi sono sempre home made in alluminio e inox lucidato. Le marmitte home made sono in materiale ferroso cromato la scelta e stata di farle passare in alto sopra il motore sotto il serbatoio seguendo la linea del telaio, a differenza della maggioranza delle special , questo per ricordare un po’ quei modelli regolarità degli anni 70, le ghiere di chiusura collettori sono in ottone lucidato ricavate dal pieno. Subito sotto davanti al cilindro esce il radiatore dell’olio home made in alluminio , questo sostituisce l’originale perché arrivato dalla cromatura presentava svariati buchi perciò inutilizzabile. Il Motore e Cambio dopo averli restaurati non solo esteticamente ma soprattutto meccanicamente hanno subito una lunga fase di ripristino come la verniciatura e la lucidatura , non sono mancate le sostituzioni di pezzi meccanici perché ormai troppo logorati. La primaria e stata una delle cose che mi ha dato più soddisfazione sia a livello estetico che funzionale, creata da due pulegge piene poi tornite per fargli stare dentro la campana della frizione e il pignone di ancoraggio albero motore , poi la scelta di una cinghia che avesse gli stessi rapporti delle pulegge , e infine il tendi cinghia cromato che alloggia tra motore e cambio , il tutto assemblato con la frizione modificata a secco , il risultato la primaria quasi più grande del motore. Le strutture e le sovrastrutture hanno subito un trattamento di verniciatura a spruzzo che Tiziano carrozziere di fiducia a saputo miscelare bene sui vari pezzi trattati , mentre le aerografie sono state eseguite da Davide Morero instancabile artista e collaboratore.Il nome Gotika nasce proprio dalla linea che la Benelli si è fasciata ultimati i lavori di costruzione, le linee un po’ spigolose e nel contesto le linee raggiate e morbide con un colore di nero ottone e oro, richiamavano la linea Steampunk da qui il nome Gotika.
Gotika e stata costruita e dedicata per i 20 anni di attività , passati a modificare moto sempre chiuso in officina in mezzo a ferri di ogni marca : HD- Jap- Guzzi ecc , dal 1993 a oggi ci sarebbe da scrivere un libro.Una delle più grandi soddisfazioni oltre a tutti i premi vinti in questi anni nei bike show e stata quella di aver ricevuto all’inizio di quest’anno la certificazione a “Master Bike Builder Level I” dalla I.M.B.B.A International Master Bike Builder Association che opera in Florida U.S.A.
Un ringraziamento speciale va a tutti i miei collaboratori e soprattutto a Bikers Life che mi ha sempre sostenuto in questi 20 anni di attività.
Si ringrazia per la location delle foto ex Dinamitificio di Avigliana (TO) e il locale che lo gestisce “Il Tritolo”.
MODELLE : Sultana (bionda) e Vanessa (mora)
FOTO: Daniele Fenoglio